sabato 2 aprile 2011

l'Oro Degli Etruschi: la tecnica della granulazione

STORIA DELLA GRANULAZIONE

La fonte da cui ho ricavato queste informazioni è il sito web del Sig. Ulderico Giuseppe Pettorossi, studioso dell'arte del gioiello Etrusco e proprietario della Bottega Orafa "Oro degli Etruschi", a Torgiano, in provincia di Perugia. Anche le foto delle opere riportate in seguito dove è rappresentata questa tecnica sono state realizzate dal maestro Pettorosso.

Nell'arco di questi anni i suoi gioielli hanno partecipato a diverse esposizioni, tra le più significative: Museum Espression nel centro espositivo del Louvre a Parigi, Etruschi a Venezia in Palazzo Grassi, Al Basel di Basilea, New York, Los Angeles, etc. La sua attività di orafo artigiano si divide tra oreficeria moderna, espressione della committenza dei nostri tempi, e la sua vera passione che è naturalmente il riutilizzo delle antiche tecniche di oreficeria divenute commercialmente anacronistiche, ma che nello stesso tempo esaltano la manualità, ovvero la pura attività artigiana.


 
La granulazione è una tecnica orafa molto antica, i primi esempi di gioielli granulati provengono dai ritrovamenti nelle tombe reali di "Ur" in Mesopotamia, datati al 2500 a.C.
Quindi dal Medio Oriente la granulazione ha percorso un viaggio nel tempo e nello spazio fino ad approdare in occidente attraverso mercanti ed artigiani Fenici, che frequentavano la costa tirrenica nel VIII secolo a.C., introducendo questa nuova tecnica orafa nei contesti di produzione artigiana già molto evoluti nei luoghi che in seguito diverranno terra etrusca.
Gli etruschi facendo propria questa tecnica hanno realizzato, con l'utilizzo della granulazione, dei monili di un'altissima raffinatezza estetica e di una qualità tecnica talmente elevata da farci confondere in età moderna sulla provenienza di quest'arte decorativa orafa.

LA TECNICA DELLA GRANULAZIONE

La granulazione è una tecnica orafa decorativa, non ha funzioni strutturali o tecniche per la creazione di un gioiello, ed è proprio quest'ultimo aspetto che la rende una cosa straordinaria e misteriosa. Cosa ha spinto gli orafi mesopotamici del III millennio a.C. a utilizzare per primi microsfere d'oro per decorare dei monili, come è nato questo gusto estetico e perchè ha avuto così fortuna nelle corti antiche di molte civiltà lontane tra loro nello spazio e nel tempo?
La tecnica consiste nel creare delle piccole sfere d'oro di diametro che varia da 0,1 a 0,8 millimetri, queste vengono prodotte insieme, successivamente vengono separate per misure. Dopo la creazione dei granuli il loro utilizzo è di due tipologie: uno è detto "a campitura", il secondo "a silouette".
Il primo metodo di stesura dei granuli consiste nel riempire degli spazi creati sulla superficie del gioiello impiegando del filo d'oro (filigrana a notte) o degli sbalzi che formano il disegno delimitandoli come degli argini, creando un gioco ottico tra pieno e vuoto.
Il secondo metodo consiste nell'utilizzare i granuli come fossero un colore, in effetti con un pennello a punta fine si prendono i granuli da una piccola vaschetta e si sistemano sulla superficie creando con piccoli spostamenti delle silouette di animali, volti, corpi o greche geometriche, e quanti più ispira la fantasia dell'artigiano.


Non pensate che sia assolutamente affascinante, nei nostri tempi, nell'epoca della tecnologia, che ci sia una tecnica così antica eppure ancora così misteriosa per certi versi?
E' per questo motivo che sono pochissime le persone in Italia, se non al Mondo, a conoscere e usare con la stessa eleganza e destrezza questa tecnica, anzi, secondo me, questa arte.

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